CHIARIMENTI DEL MINISTERO DEL LAVORO SUI REQUISITI MINIMI DEL PATRIMONIO DEGLI ENTI DEL TERZO SETTORE
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali , tramite la nota n. 15849 del 19 novembre 2024, ha fornito un importante parere riguardo l’idoneità di un patrimonio costituito prevalentemente da apporti in opere e servizi ai fini del riconoscimento della personalità giuridica attraverso l’iscrizione nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (Runts) .
Il Contesto Normativo
L’ articolo 22, comma 4 del Codice del Terzo Settore (CTS) valutare che il patrimonio minimo richiesto per il riconoscimento della personalità giuridica deve essere composto da:
- Somme liquide e disponibili : almeno 15.000 euro per le associazioni e 30.000 euro per le fondazioni; oppure
- Beni diversi dal denaro, purché conformi ai requisiti previsti dalla normativa.
Tuttavia, secondo l’interpretazione prevalente, opere, servizi e crediti non sono considerati beni idonei per costituire il patrimonio minimo. Questi non sarebbero facilmente monetizzabili, compromettendo la tutela necessaria per enti che perseguono il bene comune , anziché l’interesse privato dei soci.
Cosa non può costituire patrimonio minimo
Gli esperti e il Consiglio Nazionale del Notariato (CNN) hanno precisato che il patrimonio minimo non può includere :
- Prestazioni di opera o di servizi, anche se garantite da fidejussione o polizza assicurativa;
- Crediti, poiché non soddisfano i requisiti di garanzia richiesti per la costituzione di un ente del Terzo Settore.
Secondo l’interpretazione dell’art. 22 CTS e dell’art. 810 del Codice Civile, solo i beni materiali e immateriali (es. brevetti e marchi) possono essere considerati validi elementi patrimoniali.
Responsabilità del Notaio
Il notaio svolge un ruolo chiave nella verifica della sussistenza dei requisiti patrimoniali:
- Valutazione preliminare: Prima di depositare l’istanza di iscrizione al Runts, il notaio deve accertare che il patrimonio
- Comunicazione di eventuali irregolarità: In caso di mancato rispetto dei requisiti, il notaio può rifiutare il deposito, informando i committenti.
- Interlocuzione con l’Ufficio del Runts: L’ufficio può segnalare al notaio eventuali dubbi sul patrimonio minimo, ma attenderà a quest’ultimo decidere se procedere.
Verifica e monitoraggio del patrimonio minimo
Anche dopo il riconoscimento della personalità giuridica, l’ufficio del Runts mantiene la facoltà di:
- Controllare la regolarità del patrimonio minimo.
- Richiedere la ricostituzione del patrimonio, qualora scenda al di sotto delle soglie di legge.
- Pretendere che eventuali incrementi siano effettuati in denaro o in beni adeguatamente periziati , escludendo il ricorso ad apporti in opere o servizi.
Conclusioni
Il patrimonio minimo degli Enti del Terzo Settore deve rappresentare una garanzia effettiva per le finalità di interesse generale che tali enti perseguono. Apporti non monetizzabili, come opere o servizi, sono esclusi per preservare la solidità patrimoniale e la tutela degli interessi collettivi.
Questa interpretazione, ribadita dal Ministero, sottolinea l’importanza di una gestione trasparente e conforme alla normativa per tutti gli enti che mirano al riconoscimento della personalità giuridica.
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